Lo so, non è semplice ammettere a te stessa il grande torto subito da parte del tuo uomo che ti picchia. In questi casi trovare il coraggio di denunciarlo può essere molto difficile, specialmente se sei ancora molto innamorata di lui.
Spesso, molte donne fanno finta di niente e vanno avanti, sopportando le botte da parte del marito, pur di non denunciarlo. Ma si tratta senza dubbio di un atteggiamento sbagliato.
Le possibili strategie di intervento da adottare se il tuo uomo ti picchia
Sono tantissime le donne che purtroppo subiscono violenza all’interno delle mura domestiche. In alcuni casi, le conseguenze sono davvero gravissime: non sono certo pochi i fatti di cronaca che riportano tragedie familiari iniziate con una lite, continuate con le botte e finite con un omicidio. Nei casi meno gravi (se così si può dire), il marito si limita a picchiare la moglie senza arrivare all’omicidio. Si tratta di un atteggiamento assolutamente da condannare. Tali comportamenti, se ignorati, possono portare le persone a soffrire di problemi psichici anche gravi, che portano ad una chiusura e ad una riduzione drastica dell’autostima. Si finisce per avere un atteggiamento eccessivamente critico verso sé stessi e di insoddisfazione verso le proprie qualità.
Acquistare consapevolezza in sé stesse e iniziare a volersi bene è il primo passo per reagire. Non si deve nascondere la testa sotto la sabbia, ma uscire allo scoperto. Quando cerchiamo di giustificare le botte di un uomo, non ci stiamo volendo bene. Ma come agire nel concreto? Si può pensare di iniziare a parlare con le amiche fidate. Spesso, infatti, le donne non si rendono conto della gravità della situazione fino a che un’amica fidata non apre loro gli occhi. Parlane, quindi, alle tue amiche fidate e chiedi loro consiglio: senza dubbio ti aiuteranno!
Infine, si può pensare di ricorrere ad un parere esterno, ma professionale. Si può, quindi, cercare conforto e comprensione in uno psicologo. Questo ti aiuterà a riprendere in mano la situazione, cercando di migliorare anche la tua autostima e cercando di trovare con te il coraggio che ti manca per denunciare tuo marito. Può, inoltre, attivarsi nel cercare per te un centro antiviolenza o aiutarti a recarti dalla Polizia o dai Carabinieri.
Quando denunciare il tuo uomo
La legge è molto chiara in materia di maltrattamenti, minacce e percosse. In caso di maltrattamenti, se i fatti sono reiterati nel tempo e creano uno stato di soggezione, ma anche di inferiorità psicologica assieme ad un malessere fisico, vuol dire che è arrivato il momento di agire. Non è necessario che vi sia una violenza fisica: spesso anche la violenza psicologica porta la persona all’annientamento.
Se tuo marito ti offende continuamente e ti tratta male, va denunciato. Non tutte le donne sanno, inoltre, che è possibile denunciare un marito anche solo per minacce. La forza di farlo deve, però, provenire da dentro di noi. È necessario tenere presente, infatti, che un marito che alza le mani verso di te, che ti offende in continuazione e che ti tratta male, non è una persona che ti ama e che ti rispetta. Devi allontanarti da lui il più presto possibile, anche se tutto questo può farti soffrire. Rimanere con lui, infatti, alla lunga porterebbe a farti soffrire molto di più.
Le statistiche a tal proposito sono molto scoraggianti. Si stima, infatti, che nel 90% dei casi di violenza domestica, le persone tendano a fare finta di niente, anche in caso di comportamenti reiterati nel tempo. Uscire da questo circolo vizioso è possibile: sono molti gli istituti che tutelano le donne maltrattate e che le aiutano, così, ad uscire dal tunnel di sofferenza che la violenza domestica provoca.