Parlare di stalking oggi è necessario, ed è bene farlo impegnandosi soprattutto a mettere da parte la spettacolarizzazione, cercando di conoscere il fenomeno per affrontarlo.
Per prima cosa è importante rendersi conto che, quando si ha a che fare con fenomeni di stalking, non è possibile fermarsi al crimine in sé, ma è necessario rendersi conto che alla base vi è una situazione patologica da curare.
Solo l’intervento di uno specialista è, infatti, in grado di risolvere i problemi profondi che portano una persona ad adottare un comportamento persecutorio e pericoloso. In questo quadro è necessario che la vittima acquisisca un livello di consapevolezza tale da riuscire a denunciare la situazione. Come può riuscirci? Ecco qualche semplice consiglio in merito.
1. Non negare l’evidenza
Ammettere di essere vittime di stalking non è sempre facile, soprattutto se ad adottare il comportamento persecutorio con appostamenti o chiamate continue è una persona a cui si è stati o si è ancora legati affettivamente.
Riconoscere di essere vittime di stalking – e denunciare la cosa all’autorità competente – è quindi un passo fondamentale per affrontare la situazione e per uscirne.
2. Comunicare in maniera chiara e diretta
Se il comportamento persecutorio dello stalker è mirato a ristabilire un rapporto sentimentale che la vittima ha deciso d’interrompere è necessario comunicare in maniera chiara e diretta, ribadendo una volta per tutte la propria contrarietà ed evitando di dare ulteriori attenzioni allo stalker (è sbagliato anche cercare d’indagare i motivi del suo disagio. Si tratta di un compito che spetta allo psicologo e non alla vittima).
3. Non dare spazio al senso di colpa
Se il comportamento persecutorio è adottato da un corteggiatore respinto o da un partner con il quale si è scelto di troncare è fondamentale non lasciarsi prendere dal senso di colpa, soprattutto nel secondo caso. Lo stalking è infatti frutto di una situazione patologica spesso molto radicata – può trattarsi di narcisismo o di una vera e propria ossessione – che non ha come causa primaria la scelta d’interrompere una relazione o di rifiutare un corteggiamento.
4. Non isolarsi
Tra gli obiettivi di chi adotta un comportamento di stalking c’è il fatto di isolare la vittima, sconvolgendone le abitudini quotidiane e influenzandone i rapporti sociali. Se ci si rende conto di essere vittime di uno stalker è fondamentale evitare di isolarsi e non vergognarsi di chiedere aiuto.
Grazie al supporto dei propri affetti è possibile iniziare un percorso di uscita da quel trauma psicologico che è conseguenza delle persecuzioni.
Ricominciare dopo lo stalking è possibile
Essenziale è ovviamente anche l’aiuto di uno psicologo e la scelta d’iniziare una terapia, l’alternativa più efficace per ricominciare a vivere in maniera serena, ad avere fiducia in se stessi e nella propria capacità d’intrattenere relazioni sane.