Il consumo di psicofarmaci in aumento fra gli adolescenti

400mila sono i giovani italiani che hanno usato almeno una volta nella loro vita gli psicofarmaci senza averne bisogno, senza ricetta medica e quindi come prodotto per indurre lo sballo. Si tratta di dati allarmanti, che derivano da una ricerca condotta dal CNR, la quale dimostra che il 2,3% degli studenti delle superiori ha fatto uso di queste sostanze nel 2014, per un numero complessivo di 54mila ragazzi circa in tutto il paese.

I dati sono emersi dallo studio condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, il quale ha coinvolto gli studenti di ben 405 istituti scolastici superiori italiani. I risultati sono stati molto preoccupanti, e il tratto più inquietante è che i ragazzi consumano psicofarmaci, droghe e sostanze psicotrope senza sapere molto spesso cosa sono e cosa effettivamente contengono. Il 54% dei ragazzi che ha assunto psicofarmaci ha infatti dichiarato di avere assunto le sostanze senza sapere cosa fossero per più di due volte e il 25% di loro ha ripetuto l’esperienza per ben dieci volte e più. La forma è quella di erbe, per quanto riguarda le droghe, ma anche di pasticche e pillole, formati che interessano soprattutto gli psicofarmaci.

Il consumo denominato ‘alla cieca’ può avere delle conseguenze molto problematiche per i giovani, in primis per il rischio di assuefazioni e quindi per tutti i problemi legati alla salute. Sono 400mila gli studenti intervistati che hanno dichiarato di avere assunto psicofarmaci senza sapere cosa fossero e soprattutto senza alcun controllo medico. Gli psicofarmaci sono, infatti, dei medicinali che possono essere prescritti in sede di terapia, ma che senza ricetta sono equiparati a delle vere e proprie droghe.

Si tratta principalmente di farmaci impiegati per dormire che sono consumati soprattutto dalle ragazze per regolarizzare l’umore a e anche per aiutarsi a seguire una dieta dimagrante. Ecco che gli scopi che interessano l’uso degli psicofarmaci sono molto diversi, giacché si tratta di droghe che molto spesso non presentano sintomi evidenti, come la cocaina o la cannabis, ma che possono minare la salute neurologica dei ragazzi e alla peggio renderli dipendenti da sostanze sintetiche molto pericolose.

A conti fatti l’aumento dell’uso di psicofarmaci tra i ragazzi delle scuole superiori è legato alla facilità di reperirli, in quanto i numeri parlano chiaro. Lo spaccio sta probabilmente seguendo vie alternative e alle problematiche riguardanti le droghe ‘classiche’ si associano prodotti diversi, apparentemente più puliti ma infinitamente dannosi per i giovani e per gli adulti.


Dr.ssa Miolì Chiung

La Dottoressa Miolì Chiung Ching Wang nasce a Milano all’inizio dei ruggenti anni ‘80. Cresce sotto la Madonnina tra la passione per il mare, per i libri e per la cucina. Dopo la laurea in psicologia clinica conseguita nel 2006 presso l’Università Bicocca e l’iscrizione all’albo degli psicologi nel 2008, perfeziona il suo profilo professionale attraverso numerosi corsi e master, formandosi anche come psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e come esperta di Metodo Feuerstain. Nel 2009 fonda lo Studio Salem, un progetto di ampio spessore incentrato sul benessere psicologico dell’individuo, dai processi di prevenzione fino a tutto quello che riguarda la cura.

 

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