Disturbi di personalità: facciamo un po’ di chiarezza

Uno degli aspetti della psicologia attorno al quale c’è meno chiarezza è quello dei disturbi della personalità, uno spettro di comportamenti estremamente ampio.


Mi capita quasi ogni giorno di incontrare persone che si rivolgono a me per paura di soffrire di uno di questi disturbi, oppure perché sono preoccupate per un familiare, per il partner o per un amico.

Il primo passo per affrontare il problema è conoscerlo. Per questo motivo oggi vogliamo dare qualche rapida informazione dedicata a chi vuole sapere qualcosa di più in merito ai disturbi della personalità, comportamenti di natura disadattiva che si manifestano in maniera costante, con dirette influenze sulla sfera cognitiva e affettiva.

Disturbi di personalità: i tre gruppi

Per via del loro numero molto alto e per aiutare meglio il riconoscimento, i disturbi della personalità sono stati divisi in tre gruppi, considerando come discriminante le caratteristiche del comportamento, che può essere:

  • strano o stravolgente (gruppo A),
  • drammatico, ansioso, emotivo o imprevedibile (gruppo B),
  • ansioso o pauroso (gruppo C).

I segnali rivelatori della presenza un disturbo di personalità

Esistono dei segnali che devono mettere in allarme, degli atteggiamenti che possono essere spia di un disturbo della personalità? Rispondere in maniera completa a questa domanda è impossibile. Si possono fare solo alcuni esempi, specificando che, nel caso del disturbo di personalità schizoide, è possibile vedere le principali manifestazioni in situazioni in cui la persona dovrebbe esprimere calore e partecipazione emotiva e invece è palesemente goffa e chiusa in se stessa (la timidezza dei bambini, il cui carattere non è stato ancora interessato da un processo di completa evoluzione, non è un segno del disturbo della personalità schizoide, che viene classificato nel gruppo A). Un altro segnale di allarme da non sottovalutare è senza dubbio l’autolesionismo, un comportamento tipico dei soggetti borderline e che deve essere affrontato con un apposito percorso terapeutico non appena si manifesta.

L’intervento di un terapeuta

Un disturbo di personalità è una situazione in cui l’intervento del terapeuta è fondamentale, in considerazione della già ricordata ampiezza quantitativa dei comportamenti disadattivi.

L’autodiagnosi in questo caso è anche molto pericolosa, soprattutto perché in alcuni casi, come per esempio quelli che coinvolgono i disturbi del gruppo B (disturbo di personalità antisociale e disturbo della personalità borderline), i soggetti che ne soffrono possono risultare estremamente imprevedibili e assumere comportamenti dannosi per la propria persona e per coloro con cui condividono la quotidianità.

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