La gioia dell’arrivo di un figlio, porta con sé una serie di problematiche all’interno delle dinamiche di coppia.
L’uomo e la donna si ritrovano a dover cercare e ottenere una nuova complicità e intimità, come quella che avevano fino al momento del “lieto evento”.
Tutti quei momenti che prima erano occasione di incontri frequenti vengono dedicati, giustamente, alla cura del bambino e a soddisfare tutte le sue esigenze. Se prima ogni tanto si riusciva a fare una doccia insieme ora ci si coordina per rimanere vigili sul neonato.
In questa fase la qualità della relazione ne risente soprattutto perché il giovane padre si sente escluso nel rapporto madre-figlio.
Chi ne risente di più?
Secondo molti studi che analizzano questo problema, il ruolo più delicato è quello del neo padre. L’uomo è indubbiamente l’elemento della coppia che rimane oggettivamente solo. La madre si occupa a tempo pieno del proprio figlio relegando, involontariamente, il compagno al ruolo di spettatore e sostegno.
Spettatore perché si trova ad osservare dall’esterno i tanti momenti in cui la mamma interagisce con il neonato. In queste situazioni si svolgono due possibili scenari:
- uno è quello che vede il papà pauroso ed impacciato che non sa da dove cominciare per interagire con il figlio,
- l’altro è quello nel quale la mamma per una sorta di gelosia, fa fatica a far partecipare il compagno anche solo al cambio del pannolino.
Sostegno perché a lui si richiede la totale assistenza logistica fatta di uscite impreviste per comprare ciò che serve quando serve.
Queste dinamiche si svolgono soprattutto nel primo periodo.
Cosa fare per superare le difficoltà.
Innanzitutto è necessario riuscire ad ascoltarsi, questo grazie soprattutto alla predisposizione già preesistente e che potrebbe vacillare durante questo periodo di forti cambiamenti. Se poi dovessimo dare dei consigli ad ognuno, ci sentiamo di suggerire ai neo papà di tirare fuori tutta la loro dolcezza non solo nei confronti del bambino, ma anche verso la mamma. Dovranno guardare oltre le pettinature improbabili e le occhiaie della compagna, per farla sentire supportata, desiderata e soprattutto amata.
Alle mamme consigliamo innanzitutto di far entrare la figura del padre nella diade madre-bambino perché il ruolo del papà è fondamentale per una sana crescita psicofisica del figlio. Inoltre avranno il compito di ritagliare momenti esclusivi per l’intimità della coppia.
Una strategia vincente, in ogni caso, è quella che prevede il coinvolgimento di entrambi soprattutto sotto il profilo dell’entusiasmo. Tutte queste attività che abbiamo suggerito le abbiamo destinate direttamente ai neo genitori, ma il nostro sguardo lungimirante è rivolto al benessere del bambino che crescerà con maggior equilibrio in un contesto fatto di solidarietà ed armonia tra mamma e papà.
Moltissime coppie si separano dopo la nascita del primo figlio.
Quando si diventa genitori, bisogna parlarsi e, come già detto, ascoltarsi e nel caso emergessero disagi, avere il coraggio di parlarne con un esperto.