La paura del confronto mette il collare alla nostra vita

Ciascuno di noi è diverso dall’altro, almeno sotto determinati aspetti. C’è chi è più espansivo e chi invece è più riservato. Ci sono le persone allegre e le persone più serie. Si sono i tipi vanitosi e quelli più modesti. Ci sono le persone battagliere e le persone remissive, quelle che temono lo scontro e hanno paura del confronto.

La paura del confronto

Chi ha paura del confronto ha difficoltà a interfacciarsi con chiunque faccia la voce grossa o risponda in modo sgarbato o poco educato, giusto per fare due esempi. Non riesce a far valere le proprie ragioni, idee e posizioni, anche quando sono dalla parte della ragione, nel timore che ne nasca una discussione.

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Si tratta senza ombra di dubbio di una situazione frustrante che mina la propria autostima, perché se non riusciamo a controllarla, la paura del confronto rischia di portarci a farci mettere i piedi in testa da chiunque.

Da dove nasce

Come una buona parte delle nostre fobie, anche la paura del confronto fonda le proprie radici in uno o più shock avvenuti nei periodi dell’infanzia e della fanciullezza. In questi periodi della vita, per esempio, può essere accaduto di assistere ai litigi insistenti tra genitori e aver associato il concetto di confronto a quello di conflitto. E, conseguentemente, il conflitto al dolore. Cosicché, per transitività, il confronto diventa sinonimo di dolore.

Similmente, è possibile che la paura del confronto sia stata trasmessa, pur senza volerlo, dagli stessi genitori. Nella fase di crescita, infatti, i genitori sono un modello per il bambino, che assimila tutto ciò che vede e percepisce. Quindi, se gli stessi genitori avevano paura del confronto, è probabile che tale timore sia stato trasmesso al bambino.

Discorso analogo, ma ancor più evidente, qualora i genitori abbiamo espressamente insegnato al bambino un approccio remissivo alla vita.

Conseguenze

Evitare il confronto mette il collare alla nostra vita e, alla lunga, si corre il rischio di finire strozzati. Perché non ci permette di vivere pienamente le relazioni con gli altri, comprese quelle amorose.

Questa sorta di auto censura, che ci porta a non esprimere mai un nostro parere o a far valere le nostre posizioni, prepara il terreno allo sviluppo di un comportamento passivo-regressivo.

Come superarla

Alcune modalità di comportamento, soprattutto se ben radicate, sono davvero difficili da eliminare. E questo vale indubbiamente anche per la paura del confronto. Molto dipende anche dalla predisposizione al cambiamento di ognuno di noi: persone con schemi mentali molto rigidi faranno ovviamente ancora più fatica.

Come ripeto spesso il primo passo è conoscere sé stessi, riconoscere i propri limiti e ammettere di avere un problema. Può essere d’aiuto una consulenza psicologica, per capire cosa cambiare nel nostro modo di relazionarci con gli altri. E non sentirsi soli nel fronteggiare questa paura del confronto che ci provoca tanta frustrazione.

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