Iniziare una relazione con un nuovo partner dopo un divorzio è un percorso che va intrapreso in maniera graduale, soprattutto al momento di conoscere i figli del nuovo compagno.
«Quando arriva il momento giusto per conoscere i figli del nuovo compagno?» Questa è una di quelle domande che mi viene posta sempre più spesso.
Si tratta di una domanda lecita, soprattutto dopo una separazione che lascia l’amaro in bocca. Dobbiamo tenere presente che si tratta di un percorso molto delicato e che non va preso certo sottogamba. I figli potrebbero, infatti, non vedere di buon occhio il nuovo compagno della mamma, o la nuova compagna del papà. La paura è quella che questa nuova figura possa andare a “sostituire” l’altro genitore. Si tratta di un timore comune e senza dubbio comprensibile.
Il momento giusto per conoscere i figli del nuovo compagno
Specialmente quando i figli sono molto piccoli, devono essere rassicurati in merito. Ci sono molti bambini che già non vivono bene la separazione dei genitori. Figuriamoci la presenza nella loro vita di un nuovo compagno o compagna dei genitori! I bambini hanno, infatti, bisogno di stabilità e di continuità nella loro vita quotidiana, in quanto i cambiamenti nei modi e nei tempi di assimilazione sono piuttosto differenti rispetto agli adulti.
Il partner dovrà far capire loro che la nuova figura che entrerà a far parte della famiglia non vuole certo andare a sostituire la mamma o il papà. Si tratta soltanto di una figura differente, che può diventare con il tempo anche un punto di riferimento per il bambino.
Prima di presentarsi ai figli, però, è assolutamente necessario che la nuova coppia in questione sia sicura del proprio amore. Solo quando sarà pronta a poter affrontare una relazione, ci sarà la possibilità di presentarsi ai figli. Meglio evitare di farlo prima, in quanto i bambini potrebbero anche affezionarsi alla nuova persona che, poi, potrebbe all’improvviso non fare più parte della loro vita, se la relazione finisce. È necessario, quindi, evitare un’altra sofferenza ai figli, oltre a quella inevitabile riguardante la separazione dei genitori.
Non avere fretta
Se pensiamo che il rapporto con l’altra persona possa essere durevole, il partner può iniziare a proporre in modo delicato, adattando il discorso all’età del bambino, l’argomento “nuovo rapporto del genitore”. È utile introdursi nella vita del bambino in modo graduale. Si tratta, infatti, di una figura che dovrà essere accettata piano piano dal piccolo, per evitare che questa persona si possa sentire invasa nel suo spazio psicologico, oltre al luogo in cui vive. È logico che la persona nuova inizierà a condividere con il genitore dei momenti che prima riguardavano il papà o la mamma del bambino. Si tratta, quindi, di un processo di accettazione che nel bambino può anche durare a lungo. Non è opportuno avere fretta.
Vi sono dei bambini che si adattano più facilmente alle nuove situazioni, per predisposizioni proprie della persona stessa. Altri, invece, che temono di più i cambiamenti e che possono avere bisogno di più tempo per “digerire” la notizia. È opportuno che il partner faccia capire fin dall’inizio l’entità dei rapporti che il figlio potrà o dovrà avere con l’altra persona: verrà loro spiegato chi è, come potrà chiamarlo, che ruolo avrà nella sua vita. Evidenziare, inoltre, al bambino gli aspetti positivi della situazione è senza dubbio una buona idea: ci saranno, quindi, due famiglie e più persone da cui imparare e relazionarsi.