La paura di fallire è una sensazione che milioni di persone provano ogni giorno in tutto il mondo: per questo il problema è spesso affrontato dagli studiosi e dagli psicologi per porvi rimedio. Non esistono regole assolute per sconfiggere l’ansia e la fobia di non farcela, ma esistono dei canoni comportamentali che possono in assoluto cambiare l’approccio con gli eventi e con le situazioni di tutti i giorni, e quindi aiutare chi ha paura di fallire ad affrontare la quotidianità in modo più sereno.
Come è possibile gestire la paura del fallimento?
Molti studiosi sono concordi nell’affermare che il metodo migliore consiste nell’analisi preventiva delle proprie possibilità, vale a dire nel lucido esame di coscienza che porta le persone a comprendere i propri limiti e quindi a valutare quali sono i propri punti di forza. In questo modo le persone possono avere un chiaro quadro di quello che sanno e non sanno fare, delle cose in cui riescono meglio e di quelle per le quali sono proprio negate. In questo processo diventa indispensabile farsi aiutare dalle persone vicine ma anche, se la paura di fallire raggiunge picchi problematici, dallo psicologo. Dai familiari agli amici, dai colleghi fino agli specialisti, queste figure possono aiutare a chiarire i presupposti e quindi a regalare una visione nuova, fresca e sicura delle proprie attitudini. Se una persona ha molta paura di fallire, si tratta solitamente di situazioni che non riescono a essere affrontate in quanto percepite come troppo problematiche o perché i risultati finora ottenuti non sono considerati soddisfacenti. Un esempio semplice può essere la cucina. Una persona che non sa cucinare può provare frustrazione nel farlo, giacché non conosce o non possiede le attitudini sufficienti per eseguire certe operazioni. Come ovviare? O frequentando dei corsi di cucina, quindi innalzando il livello di conoscenza in materia, oppure abbandonando la pratica per dedicarsi a qualcosa che riesce meglio, che regala soddisfazioni e che quindi appaga le persone. Si tratta solo di un piccolo esempio, ma se esso viene rapportato alla vita di tutti i giorni può risultare significativo. La paura di sbagliare si vince con la conoscenza, giacché chi conosce non ha più paura, si sente sicuro e quindi non teme né la delusione né il confronto.
L’ironia è un’arma vincente
L’autoironia, la capacità di sdrammatizzare, è un elemento fondamentale che può essere instaurato nelle persone solamente dopo un processo di autoanalisi. Se una persona non sa fare il bucato, allora l’ironia di saperlo ammettere la può condurre a dedicarsi ad altre attività, quindi a emergere in altri campi a lei affini. Si tratta di scelte apparentemente facili, in quanto richiedono una buona analisi e la capacità di sdrammatizzare, una dote che purtroppo poche persone hanno a loro disposizione.
Trasformare il rifiuto in un gioco è uno dei metodi che molti terapeuti attuano per aiutare le persone che hanno la fobia di sbagliare e che quindi non si espongono per paura di non farcela. Si tratta di costruire una sorta di auto-ironia che permette di poter affrontare gli impegni di tutti i giorni sotto una luce nuova e ben diversa e che presuppone come prima cosa di saper accettare i propri limiti. Si tratta di un percorso difficile, ma che può aiutare le persone non solo a vincere le proprie paure, ma anche a emergere e quindi a realizzarsi, liberandosi di certe situazioni dolorose e puntando il tutto per tutto su quelle dove risultano vincenti, dove ogni approccio merita di essere condito da un pizzico di sana e piacevole autoironia.