I bambini indaco: chi sono e come riconoscerli

C’è una teoria, sorta in seno alla subcultura New Age, che ipotizza l’esistenza di una particolare generazioni di bambini: i bambini indaco. Dotati di tratti e capacità speciali o soprannaturali, questi bambini preluderebbero all’imminente evoluzione dell’umanità.

Com’è nata la teoria dei bambini indaco

La prima a teorizzare l’esistenza dei bambini indaco è stata la parapsicologa Nancy Anne Tappe, nel 1982, all’interno del suo libro Understanding Your Life Through Color (Capire la propria vita attraverso il colore). Qui, l’autrice, sviluppando il concetto New Age dell’aura, afferma di aver notato sin dagli anni Settanta, una presenza sempre più diffusa di bambini dotati di un’aura, appunto, color indaco.

Quasi vent’anni più tardi, il sensitivo e canalizzatore statunitense Lee Carroll e sua moglie Jan Tober, ripresero la teoria di Tappe nel loro The Indigo Children: The New Kids Have Arrived (I bambini indaco: i nuovi bimbi sono arrivati). Qui i due autori descrivono vagamente i tratti caratteriali dei bambini indaco – inserendo molti elementi generici, che avrebbero permesso a tanti genitori di identificarvi i propri figli.

L’opera di Carroll e Tober ebbe grande risonanza tra il pubblico e, a partire dai primi anni Duemila, iniziarono a tenersi numerosi congressi internazionali su questo argomento.

Chi sono questi bambini indaco

Secondo gli ideatori di questa teoria che, è bene ribadirlo ed evidenziarlo, non ha alcuna origine scientifica, i bambini indaco sarebbero individui con caratteristiche molto particolari, arrivati sulla terra per purificare il mondo e rifondarlo su basi più “giuste”.

Ecco come li descrivono Carrol e Tober:

I Bambini Indaco nascono portando i loro doni divini bene in vista. Molti sono filosofi in erba. Saranno scienziati, inventori, artisti di talento a livello innato. Tuttavia la nostra società, che poggia ancora sulla vecchia energia, tende a sminuire i loro pregi. Molti di questi bambini vengono scambiati per bambini con “disturbi dell’apprendimento” e molti altri vengono attualmente distrutti dal sistema dell’istruzione pubblica.

Questi bambini sarebbero dotati, inoltre, di grande empatia, curiosità, forza di volontà, e una spiccata inclinazione spirituale. Sarebbero, in più, molto intelligenti, intuitivi, e insofferenti nei confronti dell’autorità.

Attualmente si parla di un’evoluzione ulteriore dei bambini indaco. I nuovi nati vengono chiamati, infatti, bambini cristallo o arcobaleno (spesso figli di bambini indaco).

4 tipologie di bambini indaco

Secondo le teorie, ci sarebberp 4 tipi di bambini indaco:

  • Umanista: Coloro che faranno lavori che richiedono il contatto con le persone, mettendosi a disposizione degli altri. Sono socievoli e generalmente iperattivi.
  • Concettuale: Tipologia molto progettuale che predilige lavori come l’ingegnere o l’architetto. Generalmente sono degli sportivi. Sono maggiormente a rischio dipendenze, soprattutto durante l’adolescenza.
  • Artista: È la tipologia più sensibile e fragile, dotata di grandissimo spirito creativo.È difficile individuare le sue vere predilezioni, poiché perché passa da una cosa ad un’altra con una grande facilità.
  • Interdimensionale: Sono i bambini indaco più forti. Fin da piccolissimi sanno benissimo quale sarà il loro compito e si impegnano a fare tutto da soli e ad essere autonomi. Sono persone in grado di cambiare il mondo.

Come riconoscerli

Ma, esattamente, come sarebbe possibile riconoscerli? Secondo Carrol e Taber, i bambini indaco:

  • Si sentono a disagio nei contesti sociali
  • Hanno uno sguardo molto penetrante e un forte senso di regalità
  • Si rifiutano di seguire le regole, non riconoscono alcuna autorità e non sopportano i compromessi
  • Sono testardi
  • Sono creativi
  • Sono molto sensibili
  • Dicono chiaramente quello che vogliono
  • Hanno una grande facilità di apprendimento
  • Sono super tecnologici
  • Si annoiano facilmente
  • Sono iperattivi
  • Hanno facoltà extra-sensoriali
  • Hanno uno strano rapporto con i pasti

Critiche: bambini indaco e ADHD

È bene ribadire, sempre, che la teoria dei bambini indaco non è tenuta in alcuna considerazione dalla comunità scientifica a causa della totale assenza di prove empiriche a suo carico.

I detrattori, inoltre, osservano come la maggior parte dei tratti attribuiti ai bambini indaco sono così vaghi da essere applicabili, come abbiamo già osservato, praticamente a chiunque.

Critiche più specifiche si concentrano sul rapporto implicito con i disturbi specifici dell’apprendimento, in particolare con l’ADHD, che ha portato a screditare agli occhi dell’opinione pubblica il trattamento farmacologico dei disturbi.

Il chiasso e l’isteria collettiva sul Ritalin hanno contribuito a creare un’atmosfera in cui un libro come Indigo Children poteva essere preso sul serio. Potendo scegliere, quale genitore non preferirebbe pensare che i propri figli siano speciali, e che siano i prescelti chiamati a un grande compito, anziché credere che soffrano di una patologia mentale? (fonte)

La preoccupazione maggiore è che l’influenza di questo movimento dei bambini indaco sui genitori possa contribuire a ritardare o rimandare la diagnosi e il trattamento di malattie mentali anche gravi.

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