Tutti noi riteniamo che sia normale, per un bambino che impara a camminare, cadere più volte, rialzarsi sino a camminare sicuro e spedito.
Così è per un bambino che impara a parlare: può esitare, interrompersi, “inciampare” ripetendo più volte una parola, una sillaba o bloccandosi su di esse.
Ciò accade a quasi tutti i bambini tra i tre e i cinque anni di età.
Per la maggioranza di essi si tratta di una DISFLUENZA TIPICA dell’età, che regredisce spontaneamente.
Solo in alcuni la disfluenza permane nel tempo e può diventare ATIPICA o BALBUZIE. I balbuzienti veri rappresentano l’1% della popolazione. Viene colpita una donna ogni quattro uomini.
Il disturbo ha una maggiore incidenza tra i figli di genitori che sono o sono stati balbuzienti.
I veri balbuzienti oltre ad interrompersi e ad “inciampare” quando parlano, manifestano altri segni: tremori, sforzo e tensioni muscolari localizzati a narici, labbra, collo, torace, alterazioni del tono e dell’intensità della voce, del ritmo del respiro. Essi, nei casi più gravi, sono combattuti tra il dire e il non dire, sino ad avere paura di parlare e ad evitare di farlo.
Rifuggono dal rispondere al telefono, presentarsi, parlare in pubblico, essere interrogati in classe ecc., dimostrando così, il loro disagio interiore.