Le insegnanti si saranno poste spesso la domanda sul come strutturare una lezione se c’è un bambino iperattivo in classe. In effetti, può non essere semplice gestire una situazione del genere. Il bambino iperattivo è spesso un soggetto che è eccessivamente movimentato, ma può anche avere problemi di attenzione, ovvero difficoltà a prestare attenzione per un periodo di tempo prolungato. Oltre a ciò, potrebbe essere dotato di impulsività. Come si può, quindi, fare lezione cercando di non turbare la serenità degli altri alunni e, allo stesso tempo, coinvolgere il bambino che ha un’iperattività?
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L’importanza delle routine
Instaurare delle routine può essere un buon metodo per provare a gestire un bambino iperattivo nell’ambito della lezione. La persona iperattiva deve essere aiutata a lavorare con dei tempi stabiliti: dovrà, quindi, essere coaduivata nel valutare, pianificare e organizzare il lavoro a scuola e a casa. Si può iniziare nello stabilire come saranno distribuite le pause, magari concordandole con il bambino stesso, andando a presentare le attività con una scansione di tempo spezzettata e non troppo lunga. Si potrà poi presentare le attività giornaliere, la scansione dei compiti, fino ad arrivare poi alla dettatura dei compiti per casa e relativo controllo.
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Stabilire le regole
È necessario far comprendere con chiarezza, al bambino iperattivo e a tutta la classe, quali sono le azioni errate, cioè tutte quelle che non devono essere commesse. Le regole devono essere intese ovviamente non intese come divieti, ma come delle proposizioni positive. Devono, inoltre, essere chiare e semplici da capire e devono descrivere azioni in modo operativo. Un esempio? Invece di dire: “vietato alzarsi prima del suono della campanella” è meglio optare per un: “alzarsi dal posto appena la campanella suona”.
Organizzare gli spazi durante la lezione
Anche gli spazi sono molto importanti per poter tenere “a bada” un bambino iperattivo. Innanzitutto, questo potrebbe essere posizionato con il suo banco vicino alla cattedra. In questo modo, controllare i suoi progressi nei comportamenti, ma anche il suo lavoro in classe, sarà sicuramente più semplice. Il bambino iperattivo si può distrarre facilmente, quindi sono meglio le classi con pochi studenti. Nel momento in cui si va a spiegare, l’insegnante dovrà accertarsi del livello di attenzione del bambino. È bene assicurarsi che l’alunno abbia compreso le istruzioni di un compito, magari attraverso il contatto oculare, che spesso è la tecnica più efficace che si può utilizzare per controllare l’attenzione della persona. Prima di cominciare, per vedere se la comprensione è effettivamente avvenuta, si può chiedere al bambino espressamente “Cosa devi fare?”.
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Meglio evitare punizioni come sospensioni, rapporti, note scritte. Queste non risolverebbero certo il problema dell’iperattività del bambino, ma andrebbero ad accrescere senza dubbio il suo disagio.