Come aiutare i bambini iperattivi a fare i compiti

bambini_iperattivi_compiti

I bambini iperattivi possono avere grandi difficoltà nel fare i compiti. I genitori e gli insegnanti possono aiutarli ma, ovviamente, non esistono strategie collaudate per affrontare questo problema. È necessario, quindi, cercare prima di tutto quelle che potrebbero essere le migliori strategie da adottare per nostro figlio. Possiamo affidarci, a tal proposito, alle competenze delle maestre o di uno psicologo: una persona esperta, infatti, può darci consigli su come far fare i compiti ad un bambino iperattivo.

È possibile, innanzitutto, che l’iperattività sia un’emozione “scomoda” da elaborare per il piccolo. L’alunno in questione, infatti, è possibile che provi dei sentimenti di rabbia, frustrazione, tristezza, senso di colpa per qualcosa che è successo a scuola. Questi bambini riversano i loro sentimenti nella disattenzione e nell’incapacità di concentrazione.

Per approfondire: Bambini iperattivi a scuola, come comportarsi

Cosa si intende per iperattività?

Un bambino iperattivo può avere un Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, chiamato comunemente DDAI o ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder). Si tratta di un disturbo dell’autocontrollo, di origine neurobiologica e che in genere insorge nell’infanzia. Questo interferisce con lo sviluppo psicologico del bambino. Chi ne soffre non è in grado di selezionare i giusti stimoli ambientali, di pianificare le proprie azioni e di controllare i propri impulsi. Si stima che sia più frequente nell’età evolutiva, specialmente tra i maschi. Queste persone si distraggono facilmente, perché non riescono ad ignorare gli stimoli esterni di disturbo, come ad esempio dei rumori di sottofondo. Ne deriva che, quindi, non riescono a seguire del tutto un discorso, o finire un’attività iniziata.

Leggi anche: Bambini iperattivi o solo vivaci?

Come aiutare un bambino iperattivo a fare i compiti

Abbiamo visto come può essere difficile per un bambino iperattivo svolgere i compiti, per cui avrà bisogno di aiuto. Può essere utile impartire istruzioni molto brevi, con poche parole e molto semplici, per descrivere passo passo cosa deve fare il bambino. È necessario, inoltre, cercare di ignorare i comportamenti negativi che ha, come ad esempio quello di lamentarsi o di fare il broncio. In genere, questi vengono messi in atto allo scopo di attirare l’attenzione del genitore. Meglio non permettere al bambino di fare quello che vuole a modo suo: ha, infatti, bisogno di una guida per imparare i comportamenti corretti.

Cerchiamo di eliminare le fonti di distrazione. Spegniamo la tv e la radio, cerchiamo di eliminare tutti i rumori di sottofondo e se c’è un animale domestico, meglio allontanarlo dalla stanza nel momento dedicato ai compiti. Non devono essere presenti nella stanza nemmeno i videogiochi o i telefonini. Questi apparecchi, infatti, impediscono di concentrarsi nelle attività cognitive e, inoltre, causano irrequietezza e nervosismo. Allontaniamo anche dalla scrivania i giochi particolarmente attraenti, poster vari o giornalini: meglio, a volte, il tavolo della cucina anziché la scrivania della cameretta, proprio perché quest’ultima è spesso ricca di giochi vari. Cerchiamo, infine, di non perdere la calma e la pazienza, anche se non è semplice. Urlare contro il bambino intimandogli di finire alla svelta i compiti non è certo una giusta strategia.

 Anche l’alimentazione è importante

È importante, inoltre, che il bambino non consumi cibi che hanno additivi alimentari, coloranti, edulcoranti di vario genere, teina e caffeina. Questi, infatti, sono spesso responsabili di iperattività e possono creare anche una sorta di dipendenza. La teina e la caffeina, inoltre, non sono certo adatti ai bambini, in quanto sostanze eccitanti. Cercare di far mangiare più sano il bambino può essere utile per la sua salute fisica, oltre che quella psicologica.

Leave A Comment

No products in the cart.