Come aiutare un bambino dislessico a fare i compiti

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Un bambino dislessico può avere qualche difficoltà a svolgere i compiti di scuola. Per questo, a volte può essere opportuno aiutarlo. È possibile che abbia una difficoltà, ad esempio, a decifrare o a comprendere un testo scritto. Saranno i genitori che, in tal caso, dovranno fornire un supporto valido per poter svolgere al meglio i compiti a casa. Ma ciò potrebbe non bastare: per questo, è opportuno che, con la scuola, i genitori scelgano il metodo giusto per intervenire.

Usare l’approccio multi sensoriale può servire?

Ormai esistono tantissimi metodi che possono essere utilizzati al fine di aiutare un bambino dislessico a fare i compiti. Queste persone possono avere anche deficit di attenzione: a tale scopo, si può cercare di mantenere alta la loro curiosità con stimoli uditivi e motori. Può essere utile, ad esempio, utilizzare dei cartoncini colorati, disegni vari e altri riferimenti visivi.

Si può aiutare il bambino leggendo ciò che c’è da fare a voce alta e, nell’ambito dello svolgimento dei compiti, ci si può avvalere anche della tecnologia. Ormai, attraverso la tecnologia, aiutare i bambini è molto più semplice di un tempo. A tal proposito, sono spesso utilizzati audio libri. Si possono usare testi digitalizzati, per migliorare le prestazioni di lettura e non solo.

A volte, sono richiesti specifici strumenti compensativi, ad esempio calcolatrici e similari. Di questi abbiamo già parlato in passato ed abbiamo specificato come possano essere utili, ma allo stesso tempo dannosi. Vanno usati, quindi, con vera parsimonia e solo se davvero servono.

Cerchiamo di rassicurare i nostri figli

Se un figlio incontra difficoltà, non dobbiamo certo rimproverarlo. L’ideale è che il bambino dislessico abbia a suo fianco una presenza incoraggiante e rassicurante, che lo aiuti. Quando e se sbaglierà, non va brontolato: altrimenti, potrebbe manifestare un senso di inferiorità, di inadeguatezza o di frustrazione davanti alle proprie difficoltà. Ogni miglioramento che avrà dovrà essere messo in evidenza, anche grazie a gratificazioni con espressione di lode.

È possibile che il bambino dislessico sia un po’ lento nello svolgere i compiti. Per questo motivo, è meglio portare pazienza, non mortificandolo per la sua lentezza, ma cercando di spronarlo e di motivarlo. In alcuni casi, se necessario, si può pensare di chiedere aiuto alle maestre se abbiamo paura di non sentirci all’altezza della situazione. Le insegnanti vi daranno alcune dritte su come comportarsi con un bambino dislessico che fa i compiti.

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L’importanza delle pause

È possibile che i bambini dislessici, come abbiamo già detto, vadano incontro a qualche calo di attenzione. Possono, infatti, distrarsi molto facilmente, andando a perdere la loro concentrazione. Va da sé, quindi, che i tempi per lo svolgimento dei compiti potrebbero allungarsi. Non è il caso di farsi prendere dall’ansia o di spazientirsi. Il bambino non deve finire in fretta tutto, deve svolgere le lezioni in modo corretto. Fare delle pause, magari con una merenda o con un po’ di televisione, può essere utile.

 Scegliere un buon ambiente

Il giusto ambiente è necessario per aiutare un bambino dislessico a fare i compiti e affinché si distragga il meno possibile. Che tipo di ambiente può essere consono? Quello migliore è lontano dalle distrazioni, anche le più banali. Meglio evitare, ad esempio, la presenza nella stessa stanza di un animale domestico, di un personal computer o della televisione. Il bambino deve stare seduto in modo corretto, affinché possa leggere e scrivere senza fatica. Tavolo e sedia, dunque, dovranno essere alla sua portata.

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