Il Brainstorming a scuola incoraggia il pensiero creativo e stimola negli studenti l’innovazione, senza limiti alla fantasia e senza condizionamenti.
Come avrete avuto modo di scoprire qui, qualche mese fa ho scritto un libro che parla di didattica inclusiva e di come la scuola dovrebbe impegnarsi per fa sì che tutti i bambini possano apprendere attraverso le proprie diversità. E questo è un argomento che mi sta molto a cuore, perché la scuola ha un impatto fortissimo nella vita dei bambini ed è doveroso impegnarci tutti (insegnanti, educatori, genitori) per far sì che anche i bambini con DSA possano imparare e crescere in maniera equilibrata e sana.
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Il Brainstorming
Uno degli strumenti che consiglio all’interno del mio libro Per una didattica inclusiva – il Metodo Insieme, ai fini di una didattica davvero inclusiva è il Brainstorming.
Si tratta di una tecnica di gruppo per la formazione di nuove idee e per la risoluzione di problemi in modo creativo. Fu ideato tra gli anni ’40 e ’50 da Alex Osborn e, inizialmente, trovò applicazione soprattutto nel mondo della pubblicità, per poi diffondersi in molti altri ambienti: dal mondo dell’industria a quello della scuola.
Il Brainstorming a scuola
Applicato in ambito scolastico, il Brainstorming incoraggia il pensiero creativo degli studenti e la produzione di molteplici idee su una questione specifica o un particolare problema. In questo modo si stimola negli studenti l’innovazione, senza porre limiti alla fantasia e senza lasciarsi condizionare dai limiti reali.
Nel Brainstorming a scuola ci si avvale anche dell’utilizzo di mappe concettuali – strumento grafico utile a rappresentare informazione e conoscenza. Le mappe concettuali servono per rappresentare in un grafico le proprie conoscenze intorno ad un argomento secondo un principio cognitivo di tipo costruttivista, per cui ogni singolo studente è autore del proprio percorso conoscitivo all’interno del contesto progettuale che si vuole attuare.
Facilitare la libera espressione
Non di rado, quando ci troviamo in gruppo, anche noi adulti facciamo difficoltà a esprimere una nostra idea – per paura di un giudizio o di una critica, anche se questi non sono rivolti direttamente a noi, bensì all’idea. A maggior ragione questo viene anche nei ragazzi a scuola.
Con il Brainstorming queste difficoltà possono essere superate senza grandi disagi, poiché tutti i ragazzi sono su uno stesso livello, senza distinzioni.
Per capire di più sull’uso del Brainstorming a scuola e su come condurlo, vi rimando a Per una didattica inclusiva – il Metodo Insieme.