Non poter fare a meno di mandar giù bevande alcoliche: non è alcolismo, ma dipsomania. Un nuovo fenomeno sociale sempre più allarmante
«E’ un mondo difficile / e vita intensa / felicità a momenti / e futuro incerto». Cantava così Tonino Carotone sul finire degli anni Novanta. E nel giro di quasi vent’anni, poco o niente sembra essere cambiato – soprattutto nella percezione che i giovani sembrano avere del mondo e della vita. E forse è per questo che cercano conforto e sicurezza altrove: negli psicofarmaci e nell’alcool, in primo luogo.Affianco all’abuso di psicofarmaci, infatti, si sta facendo strada un altro fenomeno sociale giovanile, sempre più diffuso ed allarmante: la dipsomania.
Cos’è la dipsomania
Da dizionario, la dipsomania è una forma di dipendenza psicopatologica che porta «a ingerire notevoli quantità di bevande, soprattutto alcoliche, che si manifesta in accessi periodici, separati da intervalli di benessere in cui si ha perfino ripugnanza per gli alcolici».
Si tratta, in altre parole, di una forma di alcolismo in cui si alternano periodi di astinenza e periodi di consumo eccessivo e incontrollabile di alcolici. Ed è proprio questa alternanza a distinguerla dall’alcolismo vero e proprio.
Le cause di questo disturbo sono ancora sconosciute, ma è quasi sempre collegato e collegabile a shock emotivi non di grande entità. Ma può essere associato anche a disturbi psichici, quali la schizofrenia, la psicosi maniaco-depressiva, la psicopatia.
Sintomi
Gli episodi critici di dipsomania sono generalmente preceduti da:
» disforia: sbalzi di umore in ottica depressiva, accompagnati da agitazione, irritabilità, nervosismo
» stanchezza
» apatia: indifferenza, inerzia fisica o mancanza di reazione di fronte a situazioni che normalmente dovrebbero suscitare interesse o emozione
» insonnia
» inappetenza
Questi sintomi premonitori possono durare anche qualche settimana. Al termine dell’episodio subentra uno stato di malessere generale accompagnato dalla ripugnanza agli alcolici, nausea, stordimento e, alle volte, anche amnesia di quanto accaduto. Insomma, tutti sintomi affini a quelli di una sbronza molto forte.
Ripercussioni sulla salute
Le ripercussioni della dipsomania sulla salute psicofisica del soggetto (giovane o meno giovane che sia), possono essere distinte in:
» fisiche: danneggiamento di fegato, cuore, cervello e apparato digerente
» mentali: depressione, ansia, aggressività
» lavorative: bassa efficienza e perdita del posto di lavoro
» socio-economiche: comprare in maniera smodata bevande alcoliche ha anche le sue ripercussioni sul portafogli (per non parlare dei ricoveri)
Soggetti a rischio
Come ho già ricordato, il più delle volte un comportamento dipsomaniaco è la manifestazione di qualche disturbo psichico di varia natura: schizofrenia, psicosi maniaco-depressiva, psicopatia, paralisi progressiva e via dicendo.
Altre volte, non rare in verità, persone affette da questo disturbo sono giovani che provengono da famiglie con problemi comunicazionali e relazionali. Altrettanto spesso si tratta persone solitarie di natura, timide, e che spesso manifestano un comportamento ostile e atteggiamenti autodistruttivi.
Come superarla
Difficilmente una persona affetta da dipsomania comprenderà la reale gravità della propria condizione e, quindi, della necessità di una cura.
Vien da sé che il primo passo da compiere è quello di riconoscere e accettare di un problema. Dopodiché, è inutile girarci attorno, l’unico trattamento realmente efficace è l’astinenza, coadiuvata da programmi di riabilitazione, per esempio la psicoterapia di gruppo (come gli Alcolisti Anonimi).
La prevenzione
Non mi stancherò mai di ricordare, infine, come, alla base di tutto, ci debba sempre essere un programma forte di prevenzione.
L’alcool, a differenza delle droghe, è socialmente accettato e facile da reperire (come le sigarette) più o meno a tutte le età. Bisognerebbe, quindi, insegnare ai bambini fin da piccoli a tenersi alla larga dagli alcolici, poiché le statistiche dimostrano come sia sempre più bassa la soglia d’età a cui i ragazzi iniziano ad approcciarsi alle bevande alcoliche – facendo impennare i casi di dipsomania.