Nuove forme espressive. La Comunicazione Aumentativa Alternativa

Immaginate di vivere in un contesto dove non siete in grado di comprendere la lingua; probabilmente ogni minimo rituale quotidiano risulterebbe difficoltoso, dato l’impedimento nel comunicare con le persone più care. Probabilmente ci sentiremmo rinchiusi in una bolla, difficile da scoppiare senza un aiuto esterno. Questa è verosimilmente la sensazione che potrebbe provare chiunque sia affetto da un deficit nella comunicazione in un mondo in cui domina la parola. Ed è qui che entrano in campo risorse che mettono il linguaggio verbale in secondo piano.

 

La Comunicazione Aumentativa Alternativa

Quando si parla di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) si indica uno strumento, un insieme di tecnologie e strategie volte a potenziare le capacità espressive e comunicative in soggetti con difficoltà nella comunicazione. Una risorsa di questo tipo consente di poter essere utilizzata in qualsiasi ambiente: dalla scuola a casa, garantendo al bambino di poter imparare a instaurare un contatto sempre più significativo con il mondo che lo circonda.

La comunicazione si definisce “Alternativa” in quanto evidenzia non solo la sostituzione del canale comunicativo verbale con un altro di altrettanta importanza, ma l’elaborazione di nuovi canali comunicativi a partire dalle risorse del soggetto. Per tale ragione la CAA deve essere pensata e strutturata in base alle potenzialità di chi ne usufruisce.

Un vero e proprio strumento comunicativo su misura, la cui storia parte dagli Anni ’50 e si sviluppa nel corso dei decenni. Attualmente la Comunicazione Aumentativa Alternativa si può elaborare attraverso l’utilizzo di software specifici, con i quali le parole vengono affiancate ad un’immagine semplice, quasi stilizzata, in grado di essere riconoscibile e non lasciar spazio ad interpretazioni errate. Questi software possono essere adoperati da tutti, anche se è consigliabile la frequentazione di un corso per apprendere in modo più approfondito qualità e strategie di utilizzo.

Potenzialità della CAA

La grande potenzialità dello strumento è attualmente riscontrabile dall’eterogeneità del suo utilizzo.

In primis fornisce un contributo indispensabile a soggetti con difficoltà nella comunicazione verbale. In alcuni soggetti autistici la Comunicazione Aumentativa Alternativa è diventata un vero e proprio ponte relazionale, attraverso il quale è stato possibile stabilire un contatto con i bambino: un punto di partenza, da arricchire ed ampliare, un “puzzle” da arricchire come vere e proprie tappe dello sviluppo del linguaggio.

Ma se nell’ambito dell’autismo questo strumento inizia ad essere conosciuto e utilizzato, anche in ambito scolastico, spesso si sottovalutano altri possibili contesti di utilizzo.

La CAA è utile anche per bambini stranieri. Pensiamo a quanto possa essere più semplice per un bambino straniero imparare dapprima ad orientarsi in un ambiente nuovo attraverso immagini e, in seguito, apprendere una nuova lingua attraverso il supporto iconico.

LA Comunicazione Aumentativa Alternativa può diventare una risorsa spendibile anche nel contesto della scuola dell’infanzia. L’ausilio di un linguaggio iconico supera ogni possibile difficoltà di comprensione del linguaggio verbale. Soprattutto con i bambini più piccoli si può strutturare la classe in modo da fornire più riferimenti possibili ai bambini, utilizzando proprio delle tessere con delle immagini tratte dai software deputati a elaborare la CAA. Questo sicuramente consente loro di orientarsi al meglio in un ambiente che vivono per otto ore ogni giorno.

Infine non dimentichiamoci una delle caratteristiche più importanti di questo strumento: la sua generalizzabilità. Ciò che viene usato a scuola lo si può ritrovare indipendentemente dall’insegnante presente e dal ciclo scolastico frequentato (pensiamo ad esempio quanto possa essere utile su un soggetto autistico nel passaggio tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria). Lo stesso vale anche a casa, nel momento in cui si ricorre alla CAA anche a casa.

È importante per un bambino riuscire ad orientarsi negli ambienti che frequenta, indipendentemente dall’adulto di riferimento presente. Se riusciamo a sostenerlo in questo processo di crescita avremo contribuito sicuramente alla sua serenità.

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