Donne, come gestire al meglio il rapporto con vostra suocera

Il rapporto tra suocera e nuora è uno dei nodi più complessi dell’equilibro familiare. Le donne che affermano di avere un rapporto conflittuale con la propria suocera sono davvero tante. I consigli che mi vengono richiesti da parte di chi vive questa situazione riguardano in particolare le modalità per evitare danni nel rapporto di coppia che, a lungo andare, risente dei contrasti tra suocera e nuora.

Mettersi nei panni della suocera

Gestire il rapporto con la suocera non è certo facile: la relazione madre-figlio costituisce un binomio tutt’altro che lineare, motivo per cui è necessario approcciarsi alla relazione con la propria suocera cercando prima di tutto di mettersi nei suoi panni, pensando a quando si vivrà l’esperienza della maternità e, successivamente, quello del distacco dal figlio che compirà in maniera autonoma le proprie scelte sentimentali, costituendo un nucleo familiare anche con una persona che può essere molto diversa dai genitori per carattere e inclinazioni.

Tutti abbiamo dei difetti

Un altro consiglio tanto semplice quanto importante consiste nel riconoscere di avere dei difetti, muovendosi così in maniera diplomatica ed evitando di esasperare la rivalità. Fondamentale è anche misurare le parole, facendo capire alla suocera che si apprezza il suo aiuto ma che si ha comunque diritto ad autonomia e privacy.

Partire attaccando e offendendo è controproducente, come lo è coinvolgere il partner nei contrasti con la suocera che, esattamente come la nuora, deve seguire alcuni semplici suggerimenti per evitare che il rapporto si incrini.

Niente regole né aspettative

In primo luogo è fondamentale capire che non è possibile imporre delle regole: il proprio figlio è cresciuto e ha una vita autonoma, che deve gestire personalmente risolvendo i problemi che di volta in volta si presentano.

Molto importante è anche mettere da parte le proprie aspettative: molte suocere si scontrano con scelte dei figli molto diverse da quello che avevano desiderato per loro e spesso innescano dei conflitti poi difficili da risolvere.

In questi casi è basilare mettere in secondo piano i propri desideri e ricordarsi che il figlio è adulto e cresciuto, il che significa che ha il diritto di compiere scelte lontane anche dal percorso e dai desideri dei genitori.

Offrire, non imporre

Ultimo ma non meno rilevante consiglio riguarda la gestione dell’aiuto, che deve essere offerto e non imposto. Sempre nell’ottica dell’autonomia del figlio e del suo nucleo familiare è importante ricordare che esiste la libertà di non accettare i consigli del genitore, anche se si tratta quasi sempre di suggerimenti frutto della maggiore esperienza.

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