L’autostima non è una sensazione o un paradigma che abbiamo insito nella nostra mente, ma un processo che si può costruire giorno dopo giorno. Dalla costruzione di un’efficiente autostima può derivare un comportamento diverso nelle sfide di ogni giorno, grandi o piccine, e anche un modo di comportarsi differente che si presenta più lucido, ragionato e quindi vincente sotto molti punti di vista.
Che cos’è la autostima?
Per comprendere cos’è dobbiamo fare un bel passo indietro e rifarci alle teorie di James del lontano 1890, dove lo studioso affermava che l’autostima è il rapporto che dipende dal ‘sé reale’, ovvero dalla percezione di noi stessi e del ‘sé ideale’, ovvero cosa vorremmo essere nella vita di ogni giorno. Ovviamente si tratta del concetto di base, in quanto ogni giorno accadono episodi che possono sia elevare sia far diminuire la propria autostima. Nel complesso, essa deriva in età adulta dall’insieme di esperienze che portano l’individuo a ricoprire determinate posizioni, ma anche da una pluralità di fattori ambientali e sociali. Una persona, ad esempio, può avere una grande autostima anche se è un guru che vive di stracci nell’India più sperduta, mentre un manager di successo può averla bassa anche se è fornito di tutti i beni e i servizi che gli servono e se dispone di ricchezze in abbondanza.
Come migliorare la nostra autostima?
A conti fatti, l’autostima può essere incrementata giorno dopo giorno, crescere e quindi condurre gli individui ad essere molto più consapevoli e felici. In che modo ciò può avvenire? Esistono diverse tecniche, fra le quali si annovera la capacità di problem solving, ovvero l’abilità nel risolvere i problemi in modo preciso, veloce ed efficace. La soddisfazione che segue questa pratica, la quale viene maturata con l’esperienza, non ha eguali e conduce le persone che la praticano a migliorare di gran lunga la loro autostima. Al problem solving si associa il dialogo interno positivo, una pratica che può essere auto-educata oppure maturata con l’aiuto dell’analisi e l’ampliamento dell’autocontrollo, ovvero la capacità di gestire gli impegni con maggiore lucidità. Ecco che l’autostima può essere migliorata anche con il potenziamento delle abilità comunicative, un aspetto che chiede di essere imparato con l’esperienza e anche con la modificazione degli standard cognitivi, ovvero con la capacità di dare ‘la giusta importanza’ agli eventi e alle situazioni di ogni giorno. Non si tratta di un’operazione semplice, ma nel complesso migliorare questi aspetti aiuta a migliorare la percezione del sé e quindi a dare vita a un processo virtuoso rivolto alla ricerca della felicità personale.